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14 maggio, 2018 (Lettura 8 minuti)

Red Hat Summit 2018: l’importanza dell'approccio DevOps sostenuto dall’Open Hybrid Cloud

Quest’anno Kiratech ha partecipato al Red Hat Summit 2018 tenutosi a San Francisco dall’8 al 10 Maggio. 

Di seguito andremo a raccontare i principali highlight dell’Evento e quali sono gli attuali focus di Red Hat in questo particolare momento di forte evoluzione ed innovazione tecnologica.

Andando subito a parlare della Keynote del primo giorno, il benvenuto è stato dato da Jim Whitehurst, Presidente e CEO di Red Hat, il quale ha dato inizio alla quattordicesima edizione del Summit che ha ospitato più di 7.000 partecipanti, 36 Keynote speaker e 325 breakout session.

Jim ha dato il via alla conferenza introducendo una delle tematiche che stanno più a cuore a Red Hat, l’Open Source Innovation, che secondo lui è il driver fondamentale per le aziende che stanno affrontando oggi la Digital Transformation. Ha inoltre preannunciato la partecipazione alla keynote di diversi clienti, che hanno utilizzato le tecnologie Red Hat per innovare e per risolvere differenti problematiche, e ha proclamato il Red Hat Certified Professional of the Year: Neha Sandu di Spark New Zeland.

"Il futuro è Open"

Jim ha quindi chiamato sul palco Paul Cornier, Red Hat President of Products and Technologies, il quale ha condotto il resto della keynote. Anche Paul ha ribadito che secondo lui “Il futuro è Open” e che l’open-source e il Linux based computing sono ormai dei must. Ha proseguito facendo un rapido excursus delle origini di Red Hat, a partire dall’era di Unix, primo step verso l’open innovation, fino alla nuova era dell’hardware innovation creatasi con Intel e con l’interconnesso ecosistema di aziende hardware, fino al modello open di Linux, punto di inizio verso una piattaforma software-based che avrebbe portato innovazione.

Linux è stato una rivoluzione a livello innovativo per i sistemi, che sarebbero stati basati da quel momento sia su piattaforme hardware che su piattaforme software “open”.

Red Hat ha voluto orientare il concetto di “Open innovation” alla risoluzione di problemi reali delle Aziende Enterprise, e per questo ha introdotto Red Hat Enterprise Linux, piattaforma scalabile, sicura ed Enterprise ready. 

Il concetto di portable Hybrid Cloud

Ha poi iniziato a parlare della seconda tematica che sta più a cuore a Red Hat: l’innovazione in ambito virtualizzazione e Cloud, in particolare di come il Private Cloud e l’Hybrid Cloud stiano in questo periodo aiutando le aziende a soddisfare le necessità di business in continua evoluzione. 

Uno dei benefici delle soluzioni Red Hat è che esse possono essere eseguite su qualsiasi infrastruttura, e qui possiamo introdurre il concetto di Portable Hybrid Cloud sviluppato da Red Hat, compatibile con i diversi vendor presenti sul mercato, con le diverse infrastrutture, con i diversi public cloud esistenti. 

L’esempio che è stato fatto, e che calza a pennello è quello di OpenStack Platform Director, che attraverso le sue funzionalità è in grado di eseguire Red Hat OpenShift in un private Cloud scalabile. 

Sono poi intervenuti alcuni clienti che hanno compreso la necessità di adozione del Private Cloud e che stanno ridefinendo il proprio settore grazie a questa innovazione.

Amadeus è uno di questi: IT provider nel settore Travel (airline, hotelschains, etc..) con 1.6 miliardi di clienti utilizzatori dei propri sistemi, 568 prenotazioni di travel agency processate, gestisce il 95% delle prenotazioni delle compagnie aeree. Questa azienda ha portato l’esempio di 2 applicazioni proprietarie che vengono mandate in produzione in diversi ambienti hosting.

La prima, un applicazione di prenotazioni Hotel, adotta un’infrastruttura di Private Cloud scalabile basata su OpenShift suddivisa in due datacenter all’interno di un unico paese; la seconda, un’applicazione che gestisce transazioni di 3 differenti continenti, ha necessità di high availability, e per questo ha adottato quindi un’infrastruttura di hybrid cloud che consente maggiore flessibilità e libertà nella gestione del workload e nella scelta del cloud provider da parte delle agenzie clienti.

Siamo oggi nella Cloud Era, e il Public Cloud ha avuto un impatto molto forte e la relativa innovazione è guidata da grandi player come Google, IBM, Alibaba, AWS, Microsoft Azure. Red Hat, grazie all’Open community ha creato una Hybrid Application Platform che da accesso a questa enorme innovazione tecnologica, indipendentemente da quale vendor essa provenga. Le aziende Enterprise oggi sviluppano diverse applicazioni per utilizzi differenti, e possono scegliere dove farle girare: on premise o nel Public Cloud. Red Hat afferma:

 "L’Hybrid Cloud, è oggi il metodo migliore per gestire l’infrastruttura" . 

Ci sono stati quindi altri due clienti che hanno voluto portare la propria testimonianza circa l’utilizzo di un’infrastruttura ibrida e l’elevato livello di innovazione che l’implementazione della stessa ha portato in azienda: Americas Citigroup Inc. ha raccontato come, alla luce del manifestarsi di workload variabili, ha deciso di accedere ud un sistema più elastico e scalabile utilizzando differenti Cloud provider ma mantenendo il source code on premise. I vantaggi ottenuti dall’utilizzo del Public Cloud sono stati: scalabilità, maggiore velocità, incremento dell’efficienza degli sviluppatori, riduzione dei costi, riduzione dei rischi e creazione del miglior ambiente possibile per la creazione dei migliori prodotti per i clienti.

Il focus si è quindi rispostato sull’importanza dell’Open-source come driver per l’innovazione al fine di introdurre la recente acquisizione di Red Hat, CoreOS, la soluzione di Open Hybrid Cloud che aiuta i clienti nella creazione, esecuzione e gestione delle applicazioni containerizzate in ambienti ibridi e multi-cloud.

L'importanza della vision DevOps per incontrare le richieste di un mercato sempre più esigente 

Un case study molto interessante infine è stato quello della Royal Bank of Canada, che ha raccontato come 4 anni fa hanno iniziato ad affrontare la Digital Transformation al fine di diventare la “digitally enabled bank of the future”. È stato analizzato come oggi nel settore bancario, la business strategy e l’IT strategy siano ormai un’unica cosaCon l’aiuto dell’Open-source Community, che ha compreso al meglio le loro esigenze, e con l’utilizzo delle soluzioni Red Hat, la Royal Bank of Canada ha aumentato l’agilità ed ha raggiunto una gestione ottimale di Public e Private Cloud. Grazie all’utilizzo della virtualizzazione, dell’automazione di Ansible e dei container sono riusciti a soddisfare pienamente le esigenze dei propri clienti.

Per implementare questi strumenti hanno dovuto diffondere in azienda una cultura del cambiamento ed hanno adottato metodologie Agile e DevOps, le quali hanno permesso di eseguire le applicazioni 20 volte più velocemente, e una “engineering culture”.

L'importanza delle Partnership per Red Hat: le collaborazioni con IBM e Microsoft

Nella keynote pomeridiana Red Hat ha voluto soffermarsi invece sull’importanza delle partnership: “un’azienda non può pretendere di rispondere da sola alla domanda di innovazione delle imprese” ha dichiarato la software house, ed è importante garantire flessibilità alle compagnie che hanno fatto ingenti investimenti in tecnologie come la virtualizzazione e in architetture legacy. Red Hat sta quindi collaborando sempre di più con IBM e Microsoft, e ha fatto alcuni annunci a riguardo: i più rilevanti riguardano IBM Big Blue, Cloud Private e Cloud Private for Data and middleware, che potranno d’ora in poi usufruire del supporto di Openshift Container Platform. Dall’altro lato anche Red Hat e Microsoft stanno unendo le forze per rendere OpenShift disponibile per l'esecuzione di sistemi su Microsoft Azure.

Passiamo quindi agli annunci del secondo giorno, durante il quale Jim Whitehurst, Presidente e CEO di Red Hat, si è focalizzato sul potere della participation, ovvero su come l’organizzazione aziendale influisca sui successi dell’impresa.

Nell’attuale era di digital tranformation, le aziende devono innovare per sopravvivere, e non possono più basarsi su approcci vecchi, ovvero far eseguire le iniziative identificate dai dipendenti. In un mondo in continuo cambiamento, dove la pianificazione è difficile, bisogna stimolare la partecipazione attiva delle persone attraverso un approccio “Open”.

Il processo identificato da Red Hat in particolare è il seguente:

CONFIGURE > ENABLE > ENGAGE 

A questo punto si sono alternati sul palco diversi clienti che hanno condiviso come, grazie agli strumenti Red Hat (in particolare OpenShift) stanno riuscendo a stare al passo con l’innovazione e a soddisfare le richieste in continua evoluzione dei propri clienti.

Il primo a salire sul palco è stato T-Systems, seguito poi da BBVA, istituzione finanziaria con più di 73 milioni di clienti in 20 paesi, che ha parlato di come lo sviluppo si una strategia di Open Hybrid Cloud abbia portato al successo aziendale. I tre obiettivi che puntano a raggiungere con questa strategia sono:

  • La riduzione dei costi delle transazioni di più di un terzo
  • L’incremento di 5 volte della produttività degli sviluppatori
  • Il miglioramento del digital business, ovvero l’erogazione di soluzioni 3 volte più velocemente

Mantenendo gli attuali standard di affidabilità e di sicurezza. 

Un altro case study interessante è stato quello di DNM Migraciones, azienda che si occupa di controllare l’entrata ed uscita delle persone dalla frontiera argentina con:

  • 237 posti di controllo
  • 80 milioni di transiti nell’ultimo anno
  • 15.000 Km di frontiera argentina

Il loro obiettivo è prevenire che persone che commettono reati come terrorismo, traffico di persone o di armi, possano entrare in Argentina.

A partire dal 2016 hanno iniziato una transizione da un sistema reattivo forense ad un sistema predittivo preventivo. L’obiettivo era quello di prendere dati strutturati e non strutturati dal proprio organismo e da altri organismi di stato ed integrarli con i dati provenienti dal resto del mondo. Grazie a questo sistema, ora DNM Migraciones inizia ad avere informazioni anticipate sui passeggeri attraverso sistemi API e cercano di controllare la tracciabilità dei PNR dei passeggeri.

Tutto questo è stato possibile grazie alla creazione di un Cloud Privato con OpenShift e alla virtualizzazione dei dati di REL al fine di implementare un sistema di intelligenza artificiale e di Machine Learning. Grazie al sistema creato riescono ad integrare tutte le informazioni dei passeggeri nazionali ed internazionali in tempo reale, e questo ha migliorato i tempi e la qualità della presa di decisioni da parte della loro organizzazione, nonché la qualità della vita di cittadini e visitatori, evitando che i reati possano attraversare la frontiera. 

Ci sono state poi altri due clienti interessanti, Aviator Lufthansa Technik e UPS, le quali hanno raccontato come l’utilizzo di community open source e l’analisi di dati al fine di incontrare i bisogni del cliente, siano per loro elementi fondamentali. Questo li ha portati all’adozione di approcci DevOps e Agile per rispondere in fretta ai cambiamenti e alla necessità di maggiore flessibilità.

Obiettivo: il successo del cliente attraverso l'innovazione tecnologica

La priorità di Red Hat è quindi portare i clienti al successo attraverso tecnologie innovative. Questa mission è supportata anche dal programma di Global Services composto da:

  • Training & Certifications
  • Open Innovation Labs
  • Consulting services
  • Online Partner Enablement Network

che aiutano clienti e partner nel coinvolgimento e nella conoscenza delle soluzioni.

Focalizzandosi quindi su questo concetto di “engagement”, quindi di coinvolgimento delle persone nel processo di cambiamento culturale nel percorso di digital transformation, sono state presentate due case study: Heritage Bank e Unicef Innovation.

La keynote della giornata finale è invece iniziata con una Demo molto coinvolgente: il pubblico è stato invitato a scaricare un gioco mobile, basato su meccanismi di intelligenza artificiale, sui propri telefoni, comunicante con un back-end multi-cloud sviluppato dal team Red Hat. L'obiettivo della demo è stato mostrare come complesse sfide di sviluppo e distribuzione possano essere risolte grazie da un approccio di Hybrid Cloud moderno: l'applicazione funzionava infatti su tre diversi ambienti cloud, in particolare AWS, Microsoft Azure e un cloud privato. Utilizzando Red Hat Storage, i dati caricati dagli utenti sono stati sincronizzati su tutte e tre le piattaforme cloud e ribilanciati in base alle esigenze di workload. 

La general session si è poi focalizzata sugli obiettivi di continua innovazione ed evoluzione tecnologica di Red Hat e dei suoi partner al fine di attrarre e mantenere i clienti. 

Si sono quindi succeduti sul palco alcuni tra i principali partner Red Hat, che hanno rafforzato questa tesi:

  • HPE, che collabora con Red Hat sui topic dell’automation, orchestration e NFV per le telco
  • Dell EMC, che ha sottolineato la collaborazione con Red Hat nello sviluppo di soluzioni che abilitano l’analisi e l’utilizzo dei dati attraverso l’Internet of Things
  • Lenovo, che anche grazie alla collaborazione con Red Hat punta a ridefinire la customer experience attraverso l’Artificial Intelligence e la robotica.
  • Google, che ha parlato della tematica del Machine Learning per risolvere problemi di business e della connessa partnership con Red Hat per quel che riguarda l’Open Source.

Hanno poi parlato alcuni clienti Red Hat, testimoniando come stanno affrontando la digital transformation grazie all’approccio DevOps:

  • Hilton Hotels, che grazie a tale metodologia e all’utilizzo di OpenShift, affrontando un notevole cambiamento culturale, ha messo in piedi un sistema di digital check-in, room selection e digital keys.
  • British Army, che ha fatto della metodologia DevOps la base del proprio processo di innovazione, al fine di ottimizzare e automatizzare il workflow, migliorare la collaborazione, sviluppare applicativi in modo più rapido e agile e prendere decisioni data-driven.
  • Kohl’s, che è diventato un retailer tecnologico e software-driven grazie all’utilizzo di soluzioni Google e Red Hat.

È infine stata fatta la premiazione di UPS come Red Hat customer Innovator of the Year 2018.

La vision DevOps e Cloud di Kiratech si conferma vincente

Con questo concludiamo, e possiamo affermare di essere tornati dal Summit con la consapevolezza di andare nella giusta direzione nella scelta delle Partnership tecnologiche, in particolare per quel che riguarda GitHub, CloudBees e Microsoft. Gli importanti annunci di cooperazione e di integrazione con tali soluzioni ed i numerosi case study esposti da parte di Red Hat durante la conferenza, ci hanno infatti confermato come la maggior parte dei player tecnologici mondiali condividano la stessa vision DevOps e Cloud seguita da Kiratech.

Fonti: Red Hat Summit General Sessions https://www.youtube.com/playlist?list=PLEGSLwUsxfEjFYYef1Czx1-vGxJX2PGIh   

l’autore

Giulio Covassi

Giulio Covassi
My career in ICT began more than 20 years ago as a systems engineer, a job that allowed me to "get hands-on" with the IT world. In 2005 I founded Kiratech, showing a good amount of courage and/or recklessness, understandable considering my 26 years of age. In practice, today I help Enterprise Companies to: - Understand business needs to improve Business results and remain competitive in the marketplace - Find the best IT solutions and methodologies in Data-driven Cloud, Platform Engineering and Secured Software Supply Chain areas - Implement integrated IT strategies to address Digital Transformation - Optimize Time to Market - Speed up the application development process - Reduce operational costs I strive to offer to my customers additional support, empathizing to fully understand their needs and advise them in a transparent manner.

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